Tra il 1987 e il 1992 il nostro Studio si è occupato di elaborare dapprima un progetto generale e subito dopo un primo progetto esecutivo stralcio di quello generale. Il progetto genarale ha avuto come oggetto lo studio filologico con saggio di ricostruzione grafica dell’antica forma dell’edificio, il progetto per l’allestimento del Museo Archeologico Nazionale Frentano con il riuso dell’ottocentesca Villa Zappone e la costruzione di nuovi edifici di servizio. E' stato realizzato il solo restauro dell’Anfiteatro sotto la nostra Direzione Artistica e tale lavoro è pubblicato sulla rivista “Conoscenze” n.6/1990 edito dalla Soprintendenza Archeologica e per i B.A.A.A.S. del Molise. I resti dell’Anfiteatro attualmente visibili sono stati riportati alla luce con la campagna di scavi archeologici del 1990. Parti del complesso monumentale, alcune gradinate della cavea, alcune parti del muro del podio, la struttura in opus reticolatum del muro del podio, anticamente rivestito da grandi lastre in pietra, furono parzialmente ricostruiti grazie al saggio di restituzione grafica della forma originale da noi eseguito. La cavea dov’erano un tempo le gradinate in pietra e che poteva ospitare circa 10.000 spettatori, è stata ricoperta da un mantello erboso sul modello dei grandi anfiteatri del Midi della Francia.
Il progetto degli adeguamenti interni di Villa Zappone e dei nuovi collegamenti verticali non è stato realizzato.
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Anfiteatro Romano
Larino (CB)
- Data
- 1987/1992
- Committente
- Soprintendenza Archeologica e per i B.A.A.A.S. del Molise
- Restauro
- Massimo Antonicelli con Aristide Vitello e Antonio Schizzi
- Area
- 6217 mq
- Foto
- Paolo Mura